La Storia

La CAS, Cooperativa Allevatrici Sarde, nasce a Oristano l’8 agosto 1962.

In una Sardegna che, pur essendo caratterizzata dal matriarcato domestico, in ambito sociale e lavorativo è ancora profondamente maschilista, un piccolo gruppo di donne rurali compie un atto rivoluzionario e decide di unirsi e fare impresa, sull’onda del “Progetto Sardegna” per la valorizzazione del territorio che risale agli anni ’50.

Se al momento della sua costituzione ufficiale di fronte al notaio le socie erano appena 28, già durante il primo Consiglio di Amministrazione si conteranno ben 498 nuove adesioni.

Nei primi anni dalla sua costituzione, l’attività principale della CAS fu quella di promuovere e facilitare il commercio dei pulcini. A tal scopo venne realizzata un’incubatrice per uova e alla vendita dei pulcini venne affiancata anche e quella di mangimi bilanciati, tesi a sostenere gli allevamenti impiantati nei cortili delle abitazioni rurali dei paesi della provincia di Oristano.

Ben presto, purtroppo, la concorrenza rappresentata dai grossi allevamenti porterà le socie verso un primo, fondamentale, cambiamento: nel 1968 La CAS diventa anche Cooperativa di consumo.

Questo tipo di Cooperativa ha lo scopo di garantire ai propri soci consumatori i beni, durevoli e di consumo ad un prezzo il più possibile inferiore rispetto a quello di mercato.

Quell’anno, apriranno i primi spacci e le donne associate alla CAS saranno più di 1800.

Ma la capacità di reinventarsi di queste donne sembra essere infinita.

Alla fine degli anni Settanta, più precisamente nel 1977, seguendo il modello del turismo rurale tipico delle zone alpine e grazie al supporto della sociologa toscana Giuliana Minutti, la CAS introdurrà, per la prima volta un’attività fino ad allora sconosciuta in Sardegna: l’Agriturismo.

Le donne dalla CAS e le loro famiglie aprirono le porte delle loro case ai turisti, veicolando la conoscenza del proprio territorio, l’artigianato locale, il cibo.

Fecero conoscere i costumi e le bellezze della loro terra e innescarono un virtuoso meccanismo di scambio culturale attraverso la condivisione. Nel 1983 le socie che ospitarono i turisti furono ben 111 su 140 disponibili.

La storica istruttrice rurale Giuliana Minuti con l’ex presidente Maria Brai

Come dissero alcune delle stesse protagoniste: «Attraverso l’Agriturismo si ha la possibilità di viaggiare per il mondo stando comodamente sedute sulla poltrona di casa propria».

Una nuova scommessa caratterizzò l’inizio del nuovo millennio per la CAS: entrò in attività il laboratorio di panificazione e produzione di dolci tipici sardi a Bauladu, che consentì alla cooperativa di poter proporre e vendere nei punti vendita sia il proprio pane, che altri diversi prodotti da forno.

Un’ulteriore occasione per valorizzare le donne sarde, depositarie di saperi antichi, tramandati di madre in figlia e restituiti in maniera unica alle generazioni contemporanee e future.

Nel 2010, la CAS viene accolta all’interno del gruppo Coop Italia che, ad oggi, conta oltre 6 milioni di soci in tutto il territorio nazionale.